Dentro Una Fantasy

Copertina del singolo “Dentro Una Fantasy“ di JeeC

17 Marzo 1954.

Mi chiamo Jay, sono un giovane di 23 anni con in tasca poco più di qualche lira, e mi ritrovo per l'ennesimo giorno intrappolato nella mia monotonia quotidiana:

06:00 | sveglia e colazione (solitamente con un po' di pane raffermo).

07:30 | Arrivo in fabbrica.

13:00 | Pranzo (da solo) fino alle 13:30.

18:00 | Saluto Fanfani, l'unico altro operaio con cui scambio qualche parola, e mi dirigo alla macchina per tornare a casa.

19:00 | Cena di fronte alla Televisione (aggiunta recente alle mie giornate e per la quale ho sborsato una fortuna, ma almeno adesso la sera ho la compagnia di Corrado).

20:00 | Leggo qualche pagina di un buon libro (o almeno ci provo) fino a quando il sonno prende il sopravvento.

E così termina un altro giorno. E così domani ne vivrò un altro, senza alcuna variazione o sorpresa; è stato così per anni e sembra che continuerà così per sempre... o almeno questo è ciò che mi sono detto stamattina appena sveglio. Ma oggi, qualcosa di molto strano ha interrotto questa mia routine invariabile e perfetta.

Come ogni sera, una volta terminato il mio turno in fabbrica, mi dirigevo verso la mia automobile per tornare a casa. Entrato in macchina, ho acceso l'autoradio per ascoltare le ultime notizie, ma con mia delusione ho notato che la frequenza risultava disturbata, il segnale era irregolare e distinguere una parola dall'altra era pressoché impossibile.

Nel mio sconforto, ho cercato di maneggiare le manopole per capire quale fosse il problema, distratto per un attimo dal parabrezza. Poi, improvvisamente, ho sentito un boato seguito da un fischio acuto e costante all'orecchio: mi ero schiantato.

Non appena ripresi i sensi e la forza necessaria, sono uscito dalla macchina fumante per capire se avessi causato danni a qualcun altro oltre che a me. In quel momento, qualcosa che ancora oggi non riesco a spiegarmi mi ha colto di sorpresa: avevo… colpito un albero?

Capitemi, signori e signore: guidavo tranquillamente per le strade della mia cittadina diretto verso casa e, all'improvviso, mi sono ritrovato in mezzo a una pianura, su un sentiero sterrato, dove il mio veicolo aveva colpito un albero.

Com’era possibile?

Non aveva senso, non riuscivo a trovare una spiegazione per questo mio trasporto istantaneo in un luogo diverso da quello nel quale mi trovavo appena un secondo prima.

Balzai fuori dall’auto e, pieno di dubbi, iniziai a camminare in cerca di risposte, sperando di avvicinarmi presto a un centro abitato.


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